Briciole di pane

I retroscena della quantificazione delle lingue

Direzione del progetto

Lina Bartels

Team

Bettina Blatter

Durata
01.2016 - 12.2018
Parole chiave
Diversità, Storia, Istituzioni, Interazione, Politica
Descrizione

L’obiettivo di questo progetto è di condurre un’analisi dettagliata delle sfide nei censimenti delle lingue in Svizzera condotti dal XIX secolo e di comprendere meglio il posto occupato da tale strumento nel paesaggio politico elvetico. Questo progetto permetterà anche di accompagnare l’Ufficio federale di statistica (UST) nello sviluppo degli strumenti dei futuri censimenti e contribuire così a una migliore considerazione delle realtà sociolinguistiche nell’elaborazione dei questionari tematici sulle lingue.

Il progetto si appoggerà da una parte su delle fonti storiche, dall’altra su dei dati etnografici e interazionali rilevati nel quadro di un precedente progetto del CSP, durante lo svolgimento dell’ILRC 2014 («Indagine sulla lingua, la religione e la cultura» dell’UST). Il progetto analizzerà la genesi e la storia dei censimenti delle lingue in Svizzera e soprattutto dell’ILRC (modulo « lingua»), le questioni e le categorie linguistiche prese in considerazione come pure la ricezione dei risultati negli ambienti politici, accademici e più in generale nello spazio pubblico.

Finalità - Risultati attesi

Questo progetto è di grande interesse sociolinguistico, in particolare in termini di comprensione dei discorsi e delle pratiche concernenti i censimenti delle lingue, i quali rivelano il nostro rapporto con le lingue e contribuiscono all’implementazione delle politiche linguistiche. Offrirà inoltre una prospettiva inedita ad altre discipline, in particolare ai politologi e agli storici che lavorano con dei dati estratti dai censimenti linguistici.

Oltre un rapporto finale (incluso l’Executive Summary) si prevede di pubblicare degli articoli scientifici (in particolare un numero speciale del «International Journal of the Sociology of Language» sulla questione dei censimenti delle lingue nel mondo) e di organizzare due seminari (in collaborazione con l’UST), con dei sociolinguisti e degli specialisti internazionali della demografia linguistica.

È inoltre prevista la pubblicazione di una rassegna bibliografica sullo state attuale della ricerca.

Tesi di Philippe Humbert (2021): (De)cifrare i parlanti: la quantificazione ufficiale delle lingue alla sfida dalle ideologie linguistiche in Svizzera

L'obiettivo di questa tesi è esplorare il dietro le quinte della quantificazione della diversità linguistica svolta attraverso l’Indagine sulla lingua, la religione e la cultura (ILRC), come luogo in cui le pratiche sociali e linguistiche vengono alla luce. In un sondaggio condotto telefonicamente per la prima volta nel 2014 dall'Ufficio federale di statistica (UST) in Svizzera, l'ILRC mira a generare numeri che descrivano in dettaglio il comportamento sociolinguistico dei parlanti, concentrandosi in particolare sulle questioni del multilinguismo individuale e della diglossia. Partendo da un approccio sociolinguistico critico, questa tesi inquadra l'ILRC attraverso il concetto foucaultiano di governamentalità. Si tratta di capire come procede l'ILRC nella produzione di conoscenze oggettive sulle lingue ponderando questioni scientifiche e interessi politici. Il concetto di governamentalità permette di cogliere i nessi tra le fasi della produzione di questo sapere e i modi di pensare la diversità linguistica per esercitare una forma di controllo sulla popolazione, più precisamente sui parlanti. Ancorata a condizioni di produzione che implicano vincoli metodologici e tecnici, la quantificazione delle lingue appare come un progetto messo alla prova dalle ideologie linguistiche: gli attori del progetto di quantificazione percepiscono lingue e parlanti secondo idee e credenze divergenti o convergenti che hanno l'effetto di orientare le loro azioni, o addirittura di regolare alcune parti del processo di quantificazione.

Questa tesi adotta l'approccio metodologico dell'etnografia istituzionale. Sulla base dei documenti utilizzati per condurre l'ILRC dall'inizio alla fine (discussioni metodologiche riguardanti la creazione del questionario quindi l'elaborazione dei dati raccolti, estratti di dibattiti parlamentari, trascrizioni di interviste tra intervistati e intervistatori, ecc.), l'analisi si concentra sulle dimensioni socio-storiche e interazionali dei discorsi che animano il processo di quantificazione delle lingue. Dai discorsi prodotti durante il processo di quantificazione emanano ideologie linguistiche ambivalenti, che mirano ad estrarre una visione piuttosto monolingue dei parlanti, ma anche di enfatizzare il loro carattere plurilingue. Queste due concezioni contraddittorie, che fanno parte dello stesso progetto politico di coesione sociale, hanno principalmente due effetti durante l'ILRC. Da un lato, questa ambivalenza delle ideologie linguistiche genera problemi di definizione che complicano le pratiche di quantificazione all'UST. Dall'altro, queste ideologie agiscono sul comportamento sociale e linguistico degli intervistatori e degli intervistati che partecipano al sondaggio telefonico: rispondere a domande sulle lingue equivale a cercare di legittimare la propria posizione di parlante che costituisce una minaccia o un vantaggio per coesione sociale. Questa tesi contribuisce dunque a comprendere come si articolano i rapporti di potere nel processo di produzione di conoscenze statistiche finalizzate a (de)cifrare i parlanti.